IV Mistero Gaudioso La presentazione di Gesù Bambino al Tempio

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Maria e Giuseppe sono angustiati perché non sanno come comportarsi: Gesù è il Figlio di Dio e Maria è la sposa dello Spirito Santo.

Nulla di impuro c’è in loro. La legge mosaica prescrive la purificazione della mamma del bambino dopo quaranta giorni e la presentazione del bambino primogenito al tempio in offerta al Signore, ricordando i primogeniti risparmiati in Egitto: nello stesso tempo venivano riscattati con l’offerta di cinque steli.

In Gesù e in Maria non c’è nulla che li possa fare sottostare alla legge. Per se stessi non sono obbligati, ma chi ne dà loro la certezza?

Maria prega e invoca la luce dal Cielo.

E la luce viene.

Messaggero è un Angelo, splendente come il sole, che le dice di accomunarsi a tutte le altre donne, così come per la sua maternità.

E Maria e Giuseppe, docili a quello che l’Altissimo compie in loro, si presentano al tempio.

Come è bello il piccolo Gesù: ha un faccino roseo, paffuto, due occhietti celesti che, quando si schiudono, lasciano vedere il Cielo, tanto sono limpidi e celesti, i riccioli son d’oro come quelli della sua Mamma.

La presentazione del Signore (4 Mistero della gioia)Agita appena le sue manine quasi a salutarmi: “Mio amore, mio tesoro, sono io, la tua dolce Gemina”! gli dico mentre lo vezzeggio sulla boccuccia.

Andiamo al tempio di Gerusalemme e non vi meravigliate se io seguo la Mamma di Gesù.

Mi porta insieme sempre, perché io la tengo nel mio cuore sempre. Sono poveri come Maria e Giuseppe: vorrebbero portare un bell’agnellino dell’anno e fare una bella figura, ma non possono offrire che due colombine.

Uno lo porta Giuseppe e uno lo porto io con gioia, stretto tra le mie braccia e premuto sul cuore.

E così caro e a me piacciono tanto i colombini!

Il piccolo Gesù è buono tra le braccia della sua Mamma e dorme tranquillo.

Siamo al tempio, offriamo i colombini ed entriamo. Il tempio è deserto a quell’ora quando, dopo una discreta attesa, viene il sacerdote.

presentazio2E’ solenne nei suoi parametri sacri, nella sua barba bianca e lunga. Maria lo offre al sacerdote, il quale lo riceve tra le sue braccia con molta riverenza. Sembra fuori di sé dalla gioia ed estraniato da tutti noi che siamo attorno a lui. Così rapito e fuori di sé, dice: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo se ne vada in pace, perché i miei occhi hanno veduto la tua salvezza, che preparasti al cospetto di tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele.

Io non capisco niente di queste parole, ma guardando il volto della mia Mamma Celeste, direi che il Sacerdote Simeone ha detto delle cose di cui i presenti si sono stupiti.

Sono tutti meravigliati ora, anche altra gente che è vicina a noi. Il Sacerdote non ha ancora smesso e rivolgendosi a Maria, mentre le consegna tra le braccia Gesù, dice: “Ecco Colui che è messo a rovina e a resurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione; una spada trapasserà l’anima tua, affinché siano svelati i segreti di molti cuori”.

Vedo la mia Mammina chinare il capo con tristezza e guardare, tra le lacrime che le riempiono gli occhi, il suo amato Gesù; gli dà un bacio con tanto amore bagnando di pianto il bel volto di Gesù.

Guardo la mia Mamma triste e sono triste anch’io; mi porge il suo Gesù e anche io lo bacio, con amore.

Quelle parole hanno colpito tutti e si chiedono cosa vogliono dire.

Giuseppe è pensieroso e conforta con dolcezza la sua sposa.

Io sono smarrita, non so proprio cosa fare in mezzo a tanta tristezza.

So soltanto dire con amore: “Mammina, non piangere, abbiamo Gesù con noi!”.

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