Mio Gesù permetti anche che ti denudino; e quella tunica attaccata alle ferite, strappata, rinnova tormenti. Che disgusto quel fiele Gesù, così amaro! Gemo, perché non sono capace se non di darti fiele, amarezze con le mie infedeltà.
Ed eccoti nudo, lacerato dalle tante ferite, imbrattato di sangue, di sudore e di polvere. O buon Gesù lo so, accetti anche questo tormento per riparare le indecenze della moda, le immoralità degli spettacoli, tutte le colpe lascive che offendono il Padre. Piango ai tuoi piedi con lacrime di sangue.