IV Mistero Glorioso Maria Vergine Assunta in Cielo in anima e corpo

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assunzioneGli Apostoli erano per le strade della Palestina ad annunciare la buona novella e ripieni di Spirito Santo trasfondevano con ardore gli insegnamenti di Gesù. La loro parola era efficace, perché portavano la testimonianza della santità della loro vita insieme ai miracoli che operavano.

Nel nome di Gesù guarivano gli ammalati, ridavano la vita dove era spenta, perciò erano presi di mira dal Sinedrio e i Giudei li lottavano e non ascoltavano la loro parola.

Le visite a Maria erano frequenti. A Lei andavano tutti per attingere forza spirituale, per la parola buona e piena di affetto. E per Lei è una gioia rivederli, perché le ricordano il suo caro Gesù.

Ricorda i suoi ritorni di tanto in tanto per farla felice.

Quei suoi amici semplici, ma sinceri, le sono sempre piaciuti, ma or quanto le sono cari! Guardandoli ha la nostalgia di vedere tra loro la chioma bionda e ondulata del suo dolce Gesù: il volto sorridente, i suoi occhi, la sua bocca, le sue parole dolci come il miele.

Una parola risuona all’orecchio e si fa nostalgica quando la sera avanza, la solitudine si fa sentire e il cuore palpita di più, quella parola tanto cara e che è rimasta nelle sue orecchie e nel suo cuore: “Mamma”. Ecco, la sente, la risente:

“Mamma, Mamma, Mamma”. Un pianto segreto le prende il cuore. Oh, come può rassegnarsi senza il suo Gesù?

“Figlio mio! – esclama – quando verrò con te per non lasciarti mai più?” Piange segretamente, il volto tra le mani, e singhiozza.

Tanti angeli sono accanto a Lei per confortarla e con loro sono anch’io. Come mi affligge il cuore, tutto questo! Al vederla così triste vado piano piano, in punta di piedi, vicino a Lei e poi con voce dolce e leggera la chiamo: “Mammina, Mammina, sono io, la tua Gemmina, dolce figliolina mia, che fai? Come ti trovi qua?

Sono venuta con gli Angeli, Mammina, a consolarti, non sono la tua figliolina?”. Così dicendo, me la stringo al cuore e le porgo la mia bocca perché mi dia un bacio. E la Mamma mi bacia, mi ribacia, mi accarezza; mi sembra di essere il suo Gesù.

Ma è triste, tanto triste. Mi dice di essere forte e di aver tanta fiducia in Lei sempre  e che quando la invocherò verrà, verrà sempre, perché è la Mamma e il suo cuore è nel mio.

Ecco, vengono gli Apostoli, tutti, sono tutti. Ma perché sono tutti qui stasera? Maria si avvicina a Giovanni e lo bacia e poi bacia tutti gli apostoli uno per uno. È una serata calda e la Mamma del Cielo si riposa sul suo povero letto.

Tutto tace attorno, tutti siamo attorno a Lei.

Ha detto che ci lascia e va dal Suo Gesù di cui ha tanta nostalgia. Tutti preghiamo con fervore, ma ecco… che succede… la mia Mammina, la mia Mammina è immobile, rosea, rapita in uno sguardo che è fisso verso l’alto. Io guardo e prego, prego, prego. Gli Apostoli cantano attorno a Lei… Capite? La mia Mammina è in Cielo ora, e vicina al suo Gesù. Ho capito e piango, piango ora. Dolce Mammina anche Tu mi lasci sola in questa povera terra! Portami con Te, portami via subito con Te!

assunzioneO Madonnina, portami via da questa terra, che non è stata mia! Dov’è la Mamma mia? Giovanni, Pietro, Giacomo, Matteo, andiamo a trovarla per l’ultima volta! Voglio baciarla ancora per l’ultima volta! Siamo vicini alla Tua bara! Pietro, trepidante e piangente, l’apre!

Che profumo! Quante rose! Quanti fiori! Quanti Angeli!

“Mammina, – grido – Mammina, un ultimo bacio!”.

Ma gli Angeli cantano in coro: “Maria Assunpta est in Coelum!”.

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