Piango raggomitolata vicino alla tomba del mio Gesù.
Sono sfinita dal dolore. Rivedo le scene terribili, strazianti che Lo hanno portato alla morte e attendo gli eventi.
Mi è accanto la Mamma Celeste che geme afflitta e io voglio consolarla, ma non riesco, perché a me tutto quanto è accaduto mi spezza il cuore. Mi confortano il Serafico Padre S. Francesco, la Beata Clelia e P. Pio. Siamo muti e silenziosamente preghiamo. Le guardie gozzovigliano armate di tutto punto, giocano a carte e bevono. Ridono, bestemmiano contro Gesù che anche dopo la morte dà fastidio. Per Lui sono costretti a quella guardia insolita mentre potevano beatamente dormire a quell’ora, nel loro letto. Ma che cosa teme quella gente?
Un morto è morto e chi ha paura di un morto non è uomo. Dacché mondo è mondo, i morti non hanno dato mai fastidio; lo deve dare costui?
Guardo il sepolcro di Gesù: è scavato nella roccia e vorrei toglierla per vedere il mio Gesù, per accarezzarlo, per baciarlo, per stargli vicino.
Oh, quanto vorrei! So che risorgerà, ma io non so stare senza di Lui.
“Angiolino mio, rimuovi la pietra, fammi entrare, sono tanto magra io, che basta un piccolo varco”.
Ma tutto è muto, severo e triste.
Ora è silenzio, silenzio assoluto. Io sola sono vicina alla grande pietra e faccio forza e prego e piango.
Voglio vedere il mio Gesù; voglio entrare, voglio attendere con Lui la resurrezione; risorgerò accanto al Suo Cuore.
Mio Gesù, mio Amore, fammi entrare!
Faccio forza con le mie deboli dita, coi piedi e tiro, tiro, ma ricado sul masso, piangendo; la pietra non si sposta, nessuno mi aiuta.
O Gesù, piango di amore lontano da Te!
Un rumore viene dalle viscere della terra; mio Dio, che succede? Tutto freme attorno a me.
Un angelo, due, tre, tanti, cento… duecento, sono vicino a me, presso la tomba del mio Gesù.
Squillano le trombe con un suono indescrivibile, mentre una luce abbagliante come il sole, investe i miei occhi. Un canto dolcissimo, inimitabile si spande… Alleluia, Alleluia!!!
Gli Angeli mi fanno festa e io sono con loro e vedo, vedo la pietra terribilmente pesante che rotola via e… e… il mio Gesù stupendamente bello, sospesa da terra con la sua veste bianca-avorio con le braccia aperte, coi capelli biondi leggermente mossi, sorridente che mi guarda: “Gemmina, dolce figliolina, sono risorto!”
Io piango di gioia, il cuore mi scoppia nel petto e volo sul Cuore del mio amato Gesù; Lui mi stringe sul Cuore mentre io lo guardo con gli occhi pieni di lacrime: “Mio Gesù, mio dolce Gesù, finalmente sei risorto. Alleluia!”. Così stanca di tanti dolori e di tante ansie mi addormento sul Suo Cuore, fra le Sue braccia.